Accumulo e Batterie Fotovoltaico. Accumuli e Batterie al Litio di Qualità abbinati Impianti di Qualità

Fotovoltaico con accumulo ti spiega cosa è l'accumulo per il fotovoltaico e ti ricorda che un impianto fotovoltaico con accumulo gode della detrazione fiscale del 50%, può accedere allo scambio sul posto e ti massimizza l'autoconsumo fino ad oltre il 90% del costo che sostieni per la bolletta elettrica, di fatto azzerandola. Inoltre i nostri accumuli sono dotati di sistema di backup, quindi mai più senza energia elettrica!!!

Un Sistema di accumulo può essere installato anche con impianti fotovoltaici già esistenti, quindi se vuoi trasformare il tuo impianto Classico in un impianto fotovoltaico con accumulo CONTATTACI.

Un Impianto con Accumulo, almeno i nostri, pero ti permette di avere una riserva di energia quando la rete non la eroga sostanzialmente come un impianto Stand Alone (Sistema di backup).

Ecco che usare di notte l’energia elettrica che il sole ha creato di giorno risulta essere la scelta vincente del futuro e del presente visto che il costo delle batterie di qualità è oramai come prezzi accessibile. Non solo, ad oggi i sistemi di accumulo con batterie al Litio si affacciano sul mercato con prezzi competitivi e con garanzie e durabilità NON PARAGONABILI con i sistemi con batterie al Pimbo GEL.

Infatti ad oggi siamo in grado di installare i nuovissimi sistemi di accumulo con batterie al Litio della Tesla, il Powerwall, garantito 10 anni, sia monofase che trifase, con 6,6 kWh REALI di energia immagazzinabile

Poi sappiamo un pò tutti come sono andate le cose: i 5 Conti Energia, la bolla che scoppia e le detrazioni fiscali di oggi, che rendono ancora decisamente conveniente rendersi almeno un pò autonomi dal consumo di energia elettrica…perché questo dovrebbe fare un buon impianto fotovoltaico, no?

E infatti, dopo la sbornia degli incentivi che ha ubriacato più di qualcuno (creando anche non pochi danni) finalmente da qualche anno si comincia a guardare al fotovoltaico con accumulo per quello che è, un generatore di energia elettrica gratuita, utilizzabile direttamente per crearsi l’energia in casa, per creare risparmio vero.

E quindi siccome il risparmio diventa la vera leva economica in grado di sostenere l’investimento, il giochetto è semplice: come faccio a utilizzare al massimo l’energia fotovoltaica che l’impianto produce quando IL SOLE non c’è?

La mettiamo dentro in una batteria che poi ci permette di utilizzarla quando lo vogliamo noi. Magari per far funzionare il frigorifero alla notte, oppure le luci alla sera.

I sistemi di accumulo lato produzione sono quelli in cui il pacco batterie e il suo sistema di controllo si collocano tra i pannelli e l’inverter, cioè sul lato corrente continua. Anche se sul mercato puoi trovare già inverter nei quali l’elettronica di controllo delle batterie è perfettamente integrata, senza componenti aggiuntive, se hai già un impianto ti conviene la prima soluzione, altrimenti devi sostituire di sana pianta il tuo inverter.

I sistemi di accumulo post-produzione invece sono quelli in cui il pacco batterie e il suo sistema di controllo si collocano dopo l’inverter (per essere più corretti dopo il contatore), cioè sul lato corrente alternata. In pratica sono i “kit” che si aggiungono all’impianto esistente senza modificarlo, perché lavorano quando la corrente prodotta dall’impianto è già uscita dall’inverter esistente.

Diciamo che oggi in commercio puoi trovare tre grandi tipologie di sistemi di accumulo:

I sistemi ON GRID (cioè sempre connessi alla rete) lato produzione;
I sistemi ON GRID post produzione;
I sistemi OFF GRID cioè “in isola“.
I sistemi ON GRID lato produzione

Sono quelli dove l’inverter controlla direttamente il pacco batterie, decidendo cosa fare dell’energia prodotta dai pannelli, in genere privilegiando i carichi attivi della casa, e caricando le batterie con l’energia prodotta in eccesso in quel momento.

Diciamo che in genere le priorità seguono questo schema:

Durante il giorno l’energia prodotta dai pannelli serve prima i carichi attivi, cioè quello che assorbe energia in quel momento in casa;
In caso di produzione in eccesso, l’inverter provvede a caricare le batterie;
Se le batterie sono cariche, l’inverter immette l’energia in eccesso in rete, perché trattandosi di sistema ON GRID, è sempre connesso.
Quindi in questa soluzione tu sarai sempre in grado di sfruttare ogni singolo kWh prodotto dal tuo impianto, pagando però lo scotto di avere un impianto sempre connesso alla rete pubblica.

Quando l’impianto fotovoltaico si spegne perché il sole tramonta, l’inverter preleva l’energia immagazzinata nelle batterie per servire i carichi attivi, scaricandole fino al limite stabilito da progetto, in funzione dalla tecnologia delle batterie stesse.

Un sistema di accumulo deve essere correttamente progettato, altrimenti non farà mai quello che deve.

Diciamo che le batterie con tecnologia Piombo-Acido conviene scaricarle non più del 50%, perché altrimenti durerebbero molto poco, con le batterie al litio la profondità di scarica può arrivare anche all’80%. Per Questo noi prediligiamo Powerwall Tesla che è un accumulo basato su Batterie al Litio.

Se l’inverter ha un sistema di controllo evoluto, è anche in grado di controllare la scarica delle batterie, che è la fase più delicata del processo; infatti per preservare la durata degli accumulatori, la velocità di scarica deve essere controllata.

Esempio pratico per capirci: se ho la batteria carica con 100 Wh di energia elettrica, matematicamente la posso scaricare tutta assorbendo 100 W per un’ora oppure 1000 W in 6 minuti…ma per la batteria NON E’ LA STESSA COSA!

Questo tipo di soluzione, inoltre, va certamente bene per chi vuole realizzare un impianto fotovoltaico nuovo, ma per chi ha già un impianto fatto, obbliga a sostituire l’inverter esistente.

Oggi sul mercato esistono già delle soluzioni confezionate dai costruttori storici di inverter, di vario tipo: senza batterie ma con la parte di controllo, oppure con una o più batterie (in genere al litio) in soluzioni modulari. Ormai tutti i costruttori stanno uscendo sul mercato con le loro soluzioni proprietarie.

I sistemi ON GRID post-produzione

Sono quelli in cui ad un impianto tradizionale, pannelli + inverter, si associa un kit separato da montare DOPO il contatore di produzione, costituito in genere da un box che contiene un altro inverter con caratteristiche diverse da quello “primario” dell’impianto, il sistema di controllo dell’accumulo, e naturalmente il pacco batterie.

Il controllo dell’energia avviene con le stesse modalità di prima, perché si tratta sempre di soluzioni ON-GRID, cioè connesse alla rete.

Questa soluzione è ovviamente preferibile nel caso di impianti già esistenti, come quelli incentivati, ma si può applicare anche per quelli nuovi; in ogni caso sono tutte soluzioni “off-market”, cioè sono kit assemblati da aziende terze rispetto ai costruttori di inverter, e quindi in questo caso la scelta deve essere fatta con molta attenzione.

I sistemi OFF GRID

Si chiamano anche impianti “ad isola”, perché sono studiati per non immettere MAI in rete la corrente prodotta dai pannelli fotovoltaici.

Anche in questo caso si tratta di kit assemblati con inverter ad isola, l’elettronica di controllo del sistema e il pacco batterie.

Le priorità sono piu o meno le stesse rispetto alle altre configurazioni, tranne per l’ultimo punto:

Durante il giorno l’energia prodotta dai pannelli serve prima i carichi attivi, cioè quello che assorbe energia in quel momento in casa;
In caso di produzione in eccesso, l’inverter provvede a caricare le batterie;
Se le batterie sono cariche, l’impianto parzializza la propria produzione, perché non trova modo di cedere alla rete l’energia prodotta in eccesso.
Quindi la logica di scelta di questi impianti funziona “a pacchetti” di energia, in grado di essere messi a disposizione in tutto l’anno dall’impianto nel suo complesso, visto come una scatola chiusa, indipendentemente dalla produzione potenziale dei pannelli.

Esempio: se un impianto tradizionale da 3 kWp esposto a sud è in grado di produrre dalle mie parti diciamo 3500 kWh, ma di questi riesci a trattenere direttamente solo il 30% (autoconsumo) e il resto viene ceduto in rete, lo stesso impianto ad isola sará in grado (se ben dimensionato con il giusto pacco batterie) di fornirti 2800/2900 kWh, MA TUTTI TUOI. Questo perché d’estate avrai spesso le batterie piene, e ancora disponibilitá di energia solare.

Ecco che se il tuo fabbisogno è proprio di 3500 kWh, all’Enel pagherai solo la differenza, davvero una sciocchezza.

Inoltre, essendo “in isola”, non hai bisogno delle pratiche di connessione alla rete Enel né dello scambio sul posto del GSE, che da soli valgono quasi un centino all’anno di spese fisse, piú gli oneri di connessione una tantum da versare al momento della messa in esercizio dell’impianto, come sanno bene tutti i possessori di impianti fotovoltaici.

Ovviamente questa configurazione è preclusa in automatico a tutti i possessori di impianti incentivati, perché di base sempre connessi alla rete.

Come scegliere quindi un sistema di accumulo per le proprie esigenze?

Proviamo ad analizzare le casistiche in cui normalmente mi imbatto:

Hai un impianto (incentivato oppure no) e non vuoi sostituire il tuo inverter perché funziona ancora bene? –> Impianto ON GRID post produzione.
Hai un impianto (incentivato oppure no) e vuoi sostituire il tuo inverter perché è vecchio e magari poco efficiente? –> Impianto ON GRID lato produzione, con inverter + batterie.
Vuoi realizzare un impianto e vuoi tenere per te TUTTA l’energia prodotta senza immetterla nella rete pubblica, perché non vuoi dipendere né da Enel né dal GSE? –> Impianto OFF GRID.
Vuoi realizzare un impianto e vuoi sfruttare fino all’ultimo kWh l’energia prodotta dai tuoi pannelli fotovoltaici, anche se questo significa immettere in rete e dipendere da Enel? –> Impianto ON GRID post-produzione.
Vuoi realizzare un impianto il piú compatto possibile, vuoi solo inverter di produttori storici ed affermati, e vuoi sfruttare al massimo l’energia prodotta dai tuoi pannelli fotovoltaici, anche se questo significa dipendere da Enel? –> Impianto ON GRID lato produzione.
In tutti i casi ricorda una cosa fondamentale: la grandezza (e ovviamente il tipo) del pacco batterie è un elemento fondamentale per ottenere i risultati che cerchi, e deve essere dimensionato CORRETTAMENTE in funzione a come gira l’energia in casa tua.

Soprattutto per chi ha giá un impianto installato, è molto importante PRIMA stabilire l’autoconsumo, il fabbisogno reale dell’abitazione e la quantità di energia immessa POI si dimensiona correttamente il sistema di accumulo.

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